Mese: Giugno 2023

Abuso edilizio

C.G.A.R.S., sezione giurisdizionale, 8 giugno 2023, n. 411

Demanio marittimo –– Autorizzazione – Fascia di rispetto – Manufatto edilizio abusivo

L’autorizzazione a costruire nella fascia di rispetto del demanio marittimo va richiesta sempre: sicché il manufatto edilizio realizzato senza autorizzazione è sempre abusivo, a prescindere dalla rilevanza delle  violazioni sul piano strettamente edilizio.

Abuso edilizio

Consiglio di Stato, sez. VI, 13 giugno 2023, n. 5770

Abuso edilizio – Ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi – Acquisizione al patrimonio comunale

L’acquisizione, a titolo gratuito, dell’area sulla quale insiste la costruzione abusiva al patrimonio indisponibile del Comune rappresenta la reazione dell’ordinamento al duplice illecito posto in essere da chi, dapprima, esegue un’opera in totale difformità o in assenza della concessione e, poi, non adempie l’obbligo di demolire l’opera stessa.

Vincoli espropriativi

Tar Calabria, Reggio Calabria, 12 giugno 2023, n. 497

Pianificazione urbanistica – Vincolo espropriativo – Decadenza – “Zona bianca” – Variante urbanistica

Il vincolo espropriativo decade per l’inutile decorso del termine di decadenza di cinque anni, di cui all’art. 9 del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, dalla sua apposizione, se non risulta che il Comune lo abbia reiterato, fornendo congrua motivazione in ordine alla persistenza delle sottese ragioni di interesse pubblico.

La realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità deve essere prevista dal piano urbanistico comunale o da una sua variante e, dunque, essere conforme ad essi, sottoponendosi, in tal modo, il bene interessato, al vincolo preordinato all’esproprio. Quando, poi, l’opera da realizzare non risulti conforme alle previsioni urbanistiche, la variante al piano regolatore può essere disposta con le forme di conferenza di servizi, accordo di programma, intese, ovvero con l’approvazione del progetto.

La conseguenza della sopravvenuta decadenza del vincolo preordinato all’esproprio è la qualificazione dell’area ormai non urbanisticamente disciplinata, come c.d. zona bianca. Rispetto a tali zone, allorché cessino gli effetti dei preesistenti vincoli, l’Amministrazione comunale deve esercitare la sua discrezionale propria potestà urbanistica, attribuendo agli stessi una congrua destinazione.

Abuso edilizio

Consiglio di Stato, sez. VI, 12 giugno 2023, n. 5735

Abuso edilizio – Ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi – Indicazione dell’area – Onere motivazionale attenuato – Legittimo affidamento

L’omessa o imprecisa indicazione nell’ordinanza di demolizione dell’area che verrà acquisita di diritto e gratuitamente al patrimonio del Comune ai sensi dell’art. 31, comma 3, del d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380, per il caso di inottemperanza all’ordine di demolizione non costituisce ragione di illegittimità dell’ordinanza stessa; invero, l’indicazione dell’area è requisito necessario ai fini dell’acquisizione, che costituisce distinta misura sanzionatoria.

L’ordinanza di demolizione di un immobile abusivo ha natura di atto dovuto e rigorosamente vincolato, con la conseguenza che essa è dotata di un’adeguata e sufficiente motivazione se contiene la descrizione delle opere abusive e le ragioni della loro abusività: non è necessario che l’amministrazione individui un interesse pubblico – diverso dalle mere esigenze di rispristino della legalità violata – idoneo a giustificare l’ordine di demolizione. Tali principi valgono anche nel caso in cui l’ordine di demolizione venga adottato a notevole distanza di tempo dalla realizzazione dell’abuso, atteso che a fronte della realizzazione di un immobile abusivo non è configurabile alcun affidamento del privato meritevole di tutela.

Pannelli solari

Consiglio di Stato, sez. VII, 12 giugno 2023, n. 5757

Abuso edilizio – Ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi – Legittimo affidamento – Installazione di pannelli solari in area vincolata

A fronte di illeciti edilizi, anche se realizzati dal dante causa, non esiste alcuna tutela dell’affidamento legato al trascorrere del tempo, nel caso in cui la contestazione avvenga molti anni dopo la realizzazione dell’illecito.

I pannelli solari a servizio di singoli edifici posti su coperture piane in modo da non essere visibili dagli edifici circostanti, ancorché apposti in aree vincolate, sono esclusi dall’autorizzazione paesaggistica, ai sensi dell’allegato A, richiamato dall’art. 2, c. 1, d.P.R. 31/2017.

Pianificazione urbanistica

Tar Puglia, Bari, sez. I, 9 giugno 2023, n. 867

Pianificazione urbanistica – Proposta di modifica da parte di privati – Obbligo del Comune di provvedere – Vincoli espropriativi

In caso di presentazione da parte dei privati di una proposta di modifica degli strumenti urbanistici vigenti, l’Amministrazione non è tenuta ad attivare la relativa procedura.

In particolari casi, sussiste l’obbligo del Comune di provvedere alla ripianificazione dell’area, ovvero quando essa riguardi la destinazione da conferire alle c.d. “zone bianche”, tali divenute a seguito della decadenza di vincoli destinati all’esproprio e quando il privato sollecita la definizione di una pianificazione attuativa, specie quando essa può essere proposta su istanza di parte.

Non sono annoverabili tra i vincoli espropriativi quelli derivanti da scelte urbanistiche realizzabili anche attraverso l’iniziativa privata: i vincoli che comportano una destinazione, anche di contenuto specifico, realizzabile ad iniziativa privata o mista pubblico-privata, per la quale non è necessaria una espropriazione devono essere ritenuti di tipo conformativo e, come tali, non comportano un indennizzo e non decadono al decorso del quinquennio, per cui non sussiste un obbligo di ritipizzazione da parte del Comune.

Pianificazione urbanistica

Tar Campania, Napoli, sez. VI, 9 giugno 2023, n. 3578

Pianificazione urbanistica – Titolo edilizio – Discrezionalità

Le scelte di politica urbanistica, espresse negli strumenti generali di pianificazione, si caratterizzano per la loro ampia discrezionalità in ordine a tempi e a modalità di intervento sul territorio e in ordine alla destinazione di singole aree, in funzione delle concrete possibilità operative che solo l’Amministrazione è in grado di accertare, così come le modalità quali-quantitative degli interventi.

Titolo edilizio

Consiglio di Stato, sez. VI, 9 giugno 2023, n. 5681

Titolo edilizio – Intervento di nuova costruzione – Materiali di costruzione

La nozione di costruzione, ai fini del rilascio della concessione edilizia, si configura in presenza di opere che attuino una trasformazione urbanistico-edilizia del territorio, con perdurante modifica dello stato dei luoghi, a prescindere dal fatto che essa avvenga mediante realizzazione di opere murarie; infatti è irrilevante che le dette opere siano realizzate in metallo, in laminati di plastica, in legno o altro materiale, laddove comportino la trasformazione del tessuto urbanistico ed edilizio e ciò anche se avvenga con superfici vetrate o con elementi trasparenti e impermeabili, parzialmente o totalmente apribili.