Consiglio di Stato, sez. V, 11 marzo 2025, n. 1991
Ordinanze sindacali – Disciplina oraria dell’esercizio del gioco lecito – Discrezionalità – Onere motivazionale – Normativa Regione Piemonte
Il sindacato (demolitorio) di legittimità del giudice amministrativo sulle ordinanza sindacale per la disciplina oraria dell’esercizio del gioco lecito è circoscritto alle ipotesi di manifesta irragionevolezza, contraddittorietà o abnormità della scelta, non anche all’opportunità della stessa. Deve pertanto ritenersi legittima, rientrando la predeterminazione delle fasce orarie in cui è vietato l’utilizzo di tali macchinari nell’ampia discrezionalità riservata all’amministrazione comunale, un’ordinanza sindacale che bene evidenzi le ragioni poste a fondamento della limitazione degli orari per il funzionamento dei video giochi con vincita in denaro (nella fascia oraria dalle ore 24,00 alle ore 12,00), non essendo la stessa intaccata da evidenti profili di irragionevolezza, illogicità o di difetto di istruttoria, tenuto conto che la fascia oraria mattutina e quella notturna sono notoriamente quelle caratterizzate dal maggior afflusso di utenti appartenenti a fasce deboli di popolazione e di giocatori compulsivi (studenti, casalinghe e anziani nella fascia mattutina; soggetti ludopatici nella fascia serale e notturna).
Nella Regione Piemonte, ai sensi dell’art. 6 l.reg. 2 maggio 2016 n. 9, applicabile ratione temporis, spetta in via esclusiva ai Comuni la competenza a delimitare gli orari per il funzionamento degli apparecchi da gioco, in conseguenza di una valutazione tecnico-discrezionale tesa a bilanciare i diversi interessi coinvolti, tra i quali indubbiamente quello pubblicistico e preponderante alla prevenzione ed al contrasto delle ludopatie.