Tar Campania, Napoli, sez. VIII, 24 luglio 2023, n. 4454
Abuso edilizio – Ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi – Istanza in sanatoria – Effetti – Dies ad quem
La domanda di accertamento di conformità di un’opera edilizia può essere presentata fino al momento in cui l’amministrazione pubblica non abbia portato a termine il procedimento sanzionatorio e abbia, dunque, accertato formalmente l’inottemperanza all’ordine di demolizione e disposto la conseguente acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale.
Per tracciare il dies ad quem oltre il quale è obiettivamente preclusa la possibilità di richiedere la cosiddetta sanatoria ordinaria, è necessaria la notifica del verbale di inottemperanza, stante che nel breve spazio ricompreso tra i 90 giorni per la demolizione spontanea e l’adozione del provvedimento di acquisizione, si radica la previsione di chiusura dell’art. 36 T.u.e., che consente fino allo spirare di tale termine la proposizione della relativa domanda.
La presentazione dell’istanza di sanatoria comporta l’inefficacia dell’ordinanza di demolizione delle opere abusive e il conseguente venir meno dell’interesse all’impugnazione della stessa, in quanto il riesame dell’abusività dell’opera provocato dalla predetta istanza comporta la necessaria formazione di un nuovo provvedimento, sia esso di accoglimento o di rigetto, che vale comunque a superare il provvedimento demolitorio oggetto dell’impugnativa.