Tar Calabria, Reggio Calabria, 12 giugno 2023, n. 497
Pianificazione urbanistica – Vincolo espropriativo – Decadenza – “Zona bianca” – Variante urbanistica
Il vincolo espropriativo decade per l’inutile decorso del termine di decadenza di cinque anni, di cui all’art. 9 del D.P.R. 8 giugno 2001, n. 327, dalla sua apposizione, se non risulta che il Comune lo abbia reiterato, fornendo congrua motivazione in ordine alla persistenza delle sottese ragioni di interesse pubblico.
La realizzazione di un’opera pubblica o di pubblica utilità deve essere prevista dal piano urbanistico comunale o da una sua variante e, dunque, essere conforme ad essi, sottoponendosi, in tal modo, il bene interessato, al vincolo preordinato all’esproprio. Quando, poi, l’opera da realizzare non risulti conforme alle previsioni urbanistiche, la variante al piano regolatore può essere disposta con le forme di conferenza di servizi, accordo di programma, intese, ovvero con l’approvazione del progetto.
La conseguenza della sopravvenuta decadenza del vincolo preordinato all’esproprio è la qualificazione dell’area ormai non urbanisticamente disciplinata, come c.d. zona bianca. Rispetto a tali zone, allorché cessino gli effetti dei preesistenti vincoli, l’Amministrazione comunale deve esercitare la sua discrezionale propria potestà urbanistica, attribuendo agli stessi una congrua destinazione.