Procedimenti e regimi amministrativi

Accesso civico generalizzato

Tar Sardegna, Cagliari, sez. I, 1 agosto 2023, n. 599

Accesso civico generalizzato – Potere PA – Limiti

Attraverso il c.d. accesso civico generalizzato non può consentirsi un inammissibile controllo generalizzato dell’operato delle Pubbliche Amministrazioni, laddove invece il legislatore, con tale istituto, ha inteso unicamente consentire forme diffuse di controllo da parte dei consociati sul perseguimento delle funzioni istituzionali, comunque nel bilanciamento dei contrapposti interessi coinvolti.

L’accesso generalizzato, proprio perché orientato a forme diffuse di controllo generalizzato sul perseguimento delle finalità istituzionali dell’ente e sull’utilizzo delle risorse pubbliche, non può tradursi in uno strumento di surrettizio riesame dell’iter procedimentale-decisionale condotto dall’amministrazione.

Somministrazione alimenti e bevande

Tar Sicilia, Catania, sez. II, 31 luglio 2023, n. 2411

Esercizio attività somministrazione alimenti e bevande – Autorizzazione – Conformità urbanistico-edilizia – Abusivismo – Diniego

Nel rilascio dell’autorizzazione commerciale occorre tenere presente i presupposti aspetti di conformità urbanistico-edilizia dei locali in cui l’attività commerciale si va a svolgere, con l’ovvia conseguenza che il diniego di esercizio di attività di commercio deve ritenersi senz’altro legittimo ove fondato, come nella fattispecie, su rappresentate e accertate ragioni di abusività dei locali.

Il legittimo esercizio di un’attività commerciale deve essere ancorato, sia in sede di rilascio del relativo titolo autorizzatorio, sia per l’intera durata del suo svolgimento, alla disponibilità giuridica e alla regolarità urbanistico-edilizia dei locali in cui essa viene posta in essere.

Ordinanze contingibili, danni e legittimazione passiva

Tar Piemonte, Torino, sez. I, 31 luglio 2023, n. 733

Ordinanze contingibili e urgenti – Domanda di risarcimento danni – Soggetto legittimato passivo

La legittimazione passiva nelle controversie aventi ad oggetto la domanda di risarcimento dei danni derivanti da ordinanze contingibili e urgenti spetta comunque all’Amministrazione comunale in quanto, pur agendo il Sindaco in veste di organo dello Stato ed ufficiale del Governo e, quindi, di organo a servizio di più enti, egli opera nel quadro del complesso organizzatorio comunale e quale elemento di tale complesso, con la conseguente responsabilità del Comune, e non dello Stato, per gli atti posti in essere.

Demanio marittimo e strutture amovibili

Tar Puglia, Lecce, sez. I, 1 agosto 2023, n. 993

Demanio marittimo – Strutture balneari amovibili – Compatibilità paesaggistica

Ai fini demaniali marittimi, le strutture funzionali all’attività balneare, purché di facile amovibilità, possono essere mantenute per l’intero anno solare, purchè nel rispetto dei vincoli paesaggistici. Viene riconosciuto alla PA il potere/dovere di controllo sulla conformità delle opere concretamente realizzate ai contenuti del rilasciato permesso di costruire.

Sedi farmaceutiche

Tar Sicilia, Palermo, sez. III, 1 agosto 2023, n. 2576

Riperimetrazione sedi farmaceutiche – Locali idonei reperibili – Oneri istruttori

L’amministrazione comunale può procedere alla modifica delle aree delle sedi di nuova istituzione, precedentemente individuate, solo qualora sia a ciò costretta dall’evidente necessità di garantire all’assegnatario la possibilità di esercitare la farmacia, qualora tale possibilità sia preclusa da evidenti e attuali circostanze.

È compito del consiglio comunale, in sede istruttoria, accertare l’assoluta irreperibilità di locali idonei nell’ambito dell’area predeterminata; tale accertamento non può dirsi compiuto per effetto del recepimento delle risultanze istruttorie effettuate in anni precedenti.

Impianti di comunicazione e silenzio-assenso

Tar Lazio, Latina, sez. II, 27 luglio 2023, n. 616

Installazione impianti di comunicazione – Autorizzazione paesaggistica – Silenzio-assenso

Non sussistono ragioni ostative all’applicazione dell’istituto del silenzio assenso ai procedimenti di rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche.

Il silenzio assenso si forma indipendentemente dalla sussistenza delle condizioni previste dalla legge e/o dalla completezza della documentazione; il silenzio assenso è infatti un meccanismo di semplificazione in cui si verifica la formazione in via tacita del provvedimento (titolo allo svolgimento di un’attività o altro) per effetto del mero decorso di un termine senza che entro tale termine l’amministrazione abbia adottato un diniego.

Accesso difensivo e segreti commerciali

Tar Puglia, Bari, sez. I, 26 luglio 2023, n. 1035

Accesso difensivo – Segreto tecnico commerciale – Indispensabilità – Diniego – Illegittimità

Quando l’accesso agli atti di gara è essenziale per valutare l’opportunità di proporre ricorso, l’amministrazione è tenuta a rilasciare la documentazione richiesta anche se contiene segreti industriali o commerciali di altra concorrente. A fronte di dati dell’offerta tecnica presidiati da segreti industriali e commerciali, si rivela essenziale dimostrare non già un generico interesse alla tutela dei propri interessi giuridicamente rilevanti quanto, piuttosto, la “stretta indispensabilità” della ridetta documentazione per apprestare determinate difese all’interno di uno specifico giudizio. La valutazione di “stretta indispensabilità”, in altre parole, costituisce il criterio che regola il rapporto tra l’accesso difensivo e l’esigenza di tutela della segretezza industriale e commerciale. Soltanto qualora si sia in presenza di segreti tecnici o commerciali occorre far capo al criterio normativo del bilanciamento e al principio della stretta indispensabilità conoscitiva.

Autorizzazione unica ambientale

Tar Campania, Salerno, sez. II, 26 luglio 2023, n. 1839

Autorizzazione unica ambientale (AUA) – Attività autolavaggio con annesso impianti distribuzione carburante – Diniego

L’attività di lavaggio è autonoma rispetto all’impianto esistente di distribuzione carburanti, dovendosi ritenere un servizio integrativo, e non rientra tra quelle tassativamente esercitate dai soggetti titolari della licenza di esercizio dell’impianto di distribuzione di carburanti.

La sola adozione dell’AUA, anche nella specifica ipotesi prevista dall’art. 4, comma 7, D.p.r. 59/2013, non consente di ritenere perfezionato il procedimento e formato il titolo abilitativo unico, ma è necessario il rilascio del titolo da parte del SUAP.

Decoro urbano

Tar Toscana, Firenze, sez. II, 25 luglio 2023, n. 773

Decoro urbano – Attività commerciali su aree pubbliche – Autorizzazione – Diniego

Il decoro urbano, rilevante a fini autorizzatori, rappresenta una finalità immateriale dell’azione amministrativa che corrisponde al valore insito in un apprezzabile livello di qualità complessiva della tenuta degli spazi pubblici, armonico e coerente con il contesto storico, perseguita mediante la selezione delle apposizioni materiali (come le bancarelle e gli esercizi commerciali ambulanti) e delle utilizzazioni, specie commerciali. Tale decoro può essere frutto di tutela (e valorizzazione) del patrimonio culturale, oppure di disciplina urbanistica o del commercio, o ancora delle politiche comunali di concessioni di suolo pubblico.

Silenzio inadempimento e atti istruttori

Tar Sicilia, Catania, sez. II, 25 luglio 2023, n. 2319

Silenzio inadempimento PA – Istanza di lottizzazione – Atti istruttori successivi scadenza termine procedimento – Diritto al rinvio discussione – Inesistenza

Non esiste norma o principio ordinamentale che attribuisca alle parti in causa il diritto al rinvio della discussione del ricorso fuori dai casi tassativi per usufruire dei termini a difesa previsti dalla legge; ciò in quanto l’organizzazione dei tempi del processo non è disponibile dalle parti ma compete al giudice, al fine di conciliare e coordinare l’esercizio del diritto di difesa di tutti coloro che partecipano al processo e di assicurare composizione agli interessi non soltanto privati ma anche pubblici in esso coinvolti, ed in quanto, per espressa previsione di legge, la domanda di rinvio deve fondarsi su situazioni “eccezionali” (art. 73, comma 1 bis, c.p.a.), da individuarsi esclusivamente in gravi ragioni idonee ad incidere, se non tenute in considerazione, sulle fondamentali esigenze di tutela del diritto di difesa costituzionalmente garantite.

Gli atti istruttori intervenuti successivamente allo scadere del termine assegnato al Comune per provvedere sull’istanza della ricorrente non integrano adempimento del dovere di concludere il procedimento con un provvedimento espresso e motivato.