Abuso edilizio e istanza in sanatoria
Tar Marche, Ancona, sez. I, 22 luglio 2023, n. 493
Abuso edilizio – Istanza in sanatoria – Legittimazione del richiedente – Onere di verifica – Diritti dei terzi
Il Comune, prima di rilasciare il titolo edilizio in sanatoria, ha sempre l’onere di verificare la legittimazione del richiedente, accertando che questo sia il proprietario dell’immobile oggetto dell’intervento costruttivo o che, comunque, ne abbia un titolo di disponibilità sufficiente per eseguire l’attività edificatoria.
Se è vero che il titolo edilizio in sanatoria è rilasciato facendo salvi i diritti dei terzi e che il Comune non è tenuto ad effettuare complessi accertamenti in ordine alla titolarità del bene, è altrettanto vero che, in caso di dissidio tra proprietari, poiché le opere di cui si chiede il condono incidono su diritti altrui, è necessario che l’istruttoria della pratica e il provvedimento finale diano conto della verifica della legittimazione del soggetto richiedente. Se pure non si può richiedere che il controllo da parte del Comune riporti un’accurata e approfondita disamina dei rapporti tra privati, allo stesso modo, l’ente locale non può interpretare le opposizioni di terzi come una sorta di veto al rilascio del titolo.