Danno all'immagine

Danno all’immagine e rapporti di occasionalità

Corte dei conti, sezione giurisdizionale per la Lombardia, 6 dicembre 2024, n. 190

Comune – Sindaco – Danno erariale – Danno all’immagine – Reati – Occasionalità necessaria

Il sindaco che pone in essere un’attività illecita penalmente rilevante, anche se indirizzata a far ottenere un beneficio economico al proprio Comune, risponde del danno erariale derivante dal pagamento dovuto dall’ente a seguito di condanna risarcitoria e del danno all’immagine ad esso arrecato solo se i reati accertati possono essere messi in relazione con il servizio svolto in qualità di Sindaco del Comune almeno in termini di occasionalità necessaria.

Danno erariale da omessa entrata

Corte dei conti, sezione giurisdizionale regionale per la Campania, 4 luglio 2023, n. 409

Responsabilità amministrativa – Danno da omessa entrata – Tassa – Controprestazione – Danno all’immagine – Sentenza di patteggiamento

Non si concretizza alcun danno erariale da omessa entrata a carico di un ente comunale, quando, come nel caso delle tariffe applicate alle operazioni cimiteriali, la mancata entrata si qualifica sotto il profilo giuridico – contabile, come una tassa ossia una prestazione patrimoniale corrisposta al Comune da privati che intendano fruire di uno o più servizi specificamente individuati e sia mancata la controprestazione, poiché  sussiste un collegamento funzionale tra il pagamento di una tariffa, ad importo calmierato, da parte degli utenti e il compimento, a cura dell’Ente, di un servizio a richiesta.

La riforma Cartabia e, precisamente, dell’art. 25, comma 1, lett. b), d.lgs. n. 150/2022, ha riscritto l’art. 445, comma 1-bis, c.p.p., facendo venir meno – in difetto di pene accessorie – l’equiparazione, ai fini extra-penali, tra sentenza di patteggiamento e sentenza di condanna, con la conseguenza che risulta preclusa in sede erariale la reintegrazione del pregiudizio al prestigio dell’Amministrazione per carenza di uno dei presupposti della relativa azione risarcitoria e segnatamente di una condanna irrevocabile per un reato contro la P.A. o, comunque, in suo danno.